La disponibilità di sistemi sempre più sofisticati ha presto rivelato nuove realtà e con esse è cambiata l’idea che ci eravamo fatti sulle piante. Questi organismi non li tratteggiamo più solo con segni che ne riproducono l’aspetto esteriore ma anche con tratti relativi al loro metabolismo interno.
Così, una piantina appena germinata è descritta da una nuvola di puntini colorati, generati dalla diversa concentrazione di un ormone. Una foglia può rivelare nuovi colori in base al tipo e alla quantità di sostanze chimiche accumulate sulla sua epidermide. Un reticolo al neon di cellule rivela un germoglio in base al posizionamento di precise proteine e una pianta di lunaria dipinge in modo policromo l’accumulo di metalli diversi nei suoi organi.
Le immagini delle scienze omiche mostrano in un’unica analisi quasi tutte le sostanze presenti in un campione e rivelano un mondo prima invisibile e ignoto: quello delle infinite forme bellissime del metabolismo vegetale.