Negli ultimi anni i ricercatori hanno allargato le loro prospettive includendo immagini e informazioni estratte simultaneamente da più piante, riprese direttamente nel loro ambiente di crescita.
Agronomi, paesaggisti, botanici e forestali oggi studiano le piante di campi, città e boschi grazie a droni, aerei e satelliti dotati di sensori in grado di monitorare l’efficienza della fotosintesi, la temperatura della superficie fogliare, le geometrie delle chiome. Talvolta sembrano installazioni d’arte moderna e altre volte strane mappe geografiche, ma queste immagini collettive stanno riempiendo una nuova capsula del tempo: quella che registra le dinamiche vitali degli ecosistemi, gli effetti del verde urbano, le conseguenze del nostro agire su interi habitat, le relazioni tra biodiversità e cambiamento climatico.
Tracciano le nostre impronte sul mondo che lasciamo a chi verrà.